Carbossiterapia

17.10.2013 21:31

In medicina estetica la carbossiterapia è indicata per rassodare il corpo e combattere la cellulite ma anche come  trattamento antiaging su  viso, collo e décolleté. Utilizza l’anidride carbonica medicale (gas CO2) che ha effetto vasodilatatore e di riattivazione del microcircolo. Può migliorare il flusso sanguigno e il metabolismo cutaneo, aumentando l'ossigenazione dei tessuti. Esplica un'azione snellente e anticellulite soprattutto quando la cellulite è di tipo edematoso con notevole ristagno di liquidi senza però compromissione evidente dei capillari..
 
 

Domande frequenti

Come si esegue la carbossiterapia?

La carbossiterapia consiste nell'iniettare mediante un ago sottilissimo appena sotto la pelle il gas (CO2) fino a coprire tutte le zone interessate. L'ago che viene utilizzato è sottilissimo (30G-32G).

Come funziona?
L’anidride carbonica allo stato gassoso viene iniettata sottocute con una siringa sottilissima attraverso un’apparecchiatura che ne regola la pressione e la frequenza di emissione, garantendone la massima sicurezza. Il ciclo iniziale consigliato prevede 15-20 sedute a cadenza bisettimanale.

Quali possono essere i rischi della carbossiterapia?

Il trattamento è sicuro e non vi sono rischi di embolia, considerando l'atossicità del gas (prodotto normalmente dal nostro corpo ed eliminato per la maggior parte con i polmoni). Condizione necessaria è che si utilizzino bombole e anidride carbonica a uso medicale e che il trattamento sia eseguito da medici esperti.

Per quali condizioni è indicata la carbossiterapia?

La carbossiterapia è particolarmente indicata in caso di: psoriasi, cellulite, lassità cutanea, ulcere, vasculopatie (venosa e arteriosa), ritenzione idrica, ringiovanimento del volto, vasculopatie dei genitali.

 

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