Approfondimento trattamenti

  • Filler

In medicina estetica  i filler sono materiali che vengono iniettati nel derma o nel tessuto sottocutaneo allo scopo di riempire una depressione o di aumentare i volumi. Possono essere transitori, quando il loro effetto cosmetico-clinico cessa dopo qualche tempo, e permanenti, quando rimangono, ove iniettati, per tutta la vita. Tra i più adoperati vi sono l'acido ialuronico, che è uno zucchero presente in tutte le specie animali e che non richiede alcun test prima dell'inoculazione ed il collagene, ambedue considerati filler transitori. Tra i permanenti il più adoperato è la poli-alchil-immide. Esistono anche filler detti "semipermanenti" perché a lentissimo riassorbimento (idrossiapatite di calcio). Letteralmente, "filler" significa "riempimento": queste sostanze vengono infatti iniettate nel derma per colmare (appunto riempire) e spianare rughe del viso ed altri segni d'invecchiamento.

Indicazioni

Finalizzate dunque al ringiovanimento della pelle, le iniezioni di filler rappresentano innovative ed efficaci alternative - od un valido supporto - alla chirurgia plastica.

Le punture di filler trovano indicazione nelle seguenti circostanze:

  • Colmare e livellare le rughe del contorno occhi (le cosiddette zampe di gallina) e della bocca
  • Aumentare/rimodellare il volume di labbra sottili
  • Correggere i solchi naso-labiali
  • Plasmare forma e volume di zigomi, mento e fronte
  • Riempire pieghe e depressioni tipiche dell'invecchiamento
  • Eliminare cicatrici lasciate da acne o da interventi chirurgici

 Tipi di fillers

I fillers non sono tutti uguali: il boom di richieste in quest'ultimo decennio ha spinto gli studiosi a ricercare fillers sempre più innovativi, efficaci e sicuri. Il filler all'acido ialuronico è sicuramente quello più apprezzato per contrastare le rughe ed idratare la pelle in profondità, assicurando nel contempo un effetto "soft-lifting" del tutto naturale. Anche i fillers al collagene sono sostanze riempitive piuttosto ambite e richieste nel settore della medicina estetica; in particolare, le punture di collagene trovano indicazione nell'aumento del volume di labbra e nel trattamento di cicatrici chirurgiche o lasciate dall'acne. Esiste, poi, un'altra categoria di filler (quella dei cosiddetti filler permanenti), in grado di volumizzare zigomi, mento e labbra mediante l'inserimento sottopelle di vere e proprie protesi non riassorbibili. Da ultimo, alcuni filler dermici sono utilizzati come supporto ad altre procedure, come ad esempio le iniezioni di botulino o la chirurgia plastica.

Controindicazioni

Prima di procedere con le iniezioni di filler, è necessario accertate lo stato di salute della paziente. Sebbene gli effetti collaterali gravi derivati dalle iniezioni di acido ialuronico siano poco frequenti, si sconsiglia vivamente di somministrare il filler durante la gravidanza e l'allattamento. Inoltre, il filler all'acido ialuronico è controindicato in presenza di malattie della pelle, infezione da Herpes in corso, patologie autoimmuni della cute e collagenopatie.

  • Cavitazione medica

La cavitazione medica è un trattamento non chirurgico e non invasivo, finalizzato a ridurre lo spessore delle adiposità localizzate attraverso l’ utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza. Essa rappresenta una valida alternativa non invasiva alla liposuzione che è a tutti gli effetti un intervento chirurgico, che talvolta può essere sconsigliato o non desiderato dalla paziente.

La cavitazione è un fenomeno che si verifica nei liquidi quando questi sono sottoposti a turbolenza e consiste nella creazione di “bolle” di gas (o di vapore) del liquido all’interno del liquido stesso. Questo effetto si può anche ottenere mediante ultrasuoni (u/s) ad alta intensità. Infatti gli u/s attraversando liquidi-solidi, come accade nel caso del corpo umano, tendono a fare allontanare le molecole le une dalle altre, e se l’intensità è sufficiente, ciò causa la formazione di cavità nel liquido interstiziale e dunque la creazione di micro-bolle. Implodendo - cioè annullandosi repentinamente - esse danno origine ad elevatissime temperature, pressioni e scambi di calore in frazioni di tempo dell’ordine del microsecondo (un milionesimo di secondo). Gli ultrasuoni in campo medico sono usati, fra l’altro, per rimuovere i calcoli renali (sfruttando l’effetto della cavitazione), in ecografia (a bassa intensità, senza cavitazione), e in fisioterapia. La tecnologia u/s a bassa frequenza (60 kHz) di CAVISON DOC consente di erogare una quantità di energia predeterminata e mirata alle adiposità, senza che il processo interessi altri tessuti: in questo modo le onde ultrasoniche convergono in una zona focalizzata e si concentrano in un punto particolare con l’effetto di causare la rottura immediata dell’adipocita, che libera gli acidi grassi, in seguito principalmente smaltiti attraverso i circuiti linfatico ed urinario. 

Grazie alla cavitazione medica è oggi possibile il rimodellamento corporeo non chirurgico, basato su un sistema ad ultrasuoni progettato per fare “implodere”, e successivamente eliminare, le cellule adipose. Al pari della liposuzione, la cavitazione medica può dare risultati definitivi, a patto che vengano rispettate le indicazioni mediche, e che la paziente osservi una corretta alimentazione abbinata a uno stile di vita attivo.

Le indicazioni in estetica?
Gli ultrasuoni sono particolarmente indicati nel trattamento esterno di tutti gli inestetismi della cellulite in particolare:

  • nel rimodellamento delle adiposità localizzate
  • nel trattamento della pelle a buccia d’arancia e della pelle ruvida
  • nel migliorare la plasticità dei tessuti
  • nel migliorare i tessuti rendendoli più compatti e lisci
  • nel riattivare la circolazione locale e il nutrimento della pelle

 La cavitazione e la liposuzione sono trattamenti analoghi? Entrambe le metodiche mirano ad eliminare le adiposità localizzate e la cellulite, ma l'una agisce in maniera NON invasiva e senza decorsi post-operatori, l'altra richiede tempi di recupero, lascia piccole cicatrici ed è paragonabile comunque ad un piccolo intervento chirurgico.

 La cavitazione estetica è dolorosa? No. La cavitazione estetica è una tecnica indolore che, raramente, può provocare leggeri arrossamenti assolutamente decisamente tollerabili e che scompaiono in poco tempo. Si tratta di una tecnologia non invasiva che permette di svolgere regolarmente le proprie attività sociali sia prima che dopo il trattamento.

 Come viene espulso il grasso dall'organismo? La cavitazione provoca una fluidificazione del grasso che viene facilmente eliminato attraverso l'urina, il sudore, il sistema linfatico ed il processo metabolico naturale.

 La cavitazione può danneggiare gli organi interni? No. Se la cavitazione viene correttamente utilizzata non danneggia tessuti interni. Le frequenze della cavitazione sono regolate in modo da agire solo sulla consistenza delle parti grasse. E' necessario attenersi al protocollo di utilizzo quando si trattano zone come l'addome.

 Quali sono le raccomandazioni pre e post trattamento? La prima fondamentale regola da seguire prima e dopo una seduta di cavitazione è quella di bere almeno 1 litro di acqua per favorire la fluidificazione del grasso e per non sovraffaticare il lavoreo dei reni nel processo di espulsione.

 Quanto tempo deve intercorrere tra una seduta e l'altra? Si consiglia sempre di effettuare una seduta di cavitazione a settimana e comunque non devono decorrere mai meno di 4 giorni dall'ultimo trattamento perchè questo è il tempo necessario all'organismo per espellere adiposità e depurarsi. Sedute troppo ravviicinate potrebbero provocare fastidi ai reni e scompensi all'organismo stesso. Considerando che dopo una cavitazione c’è la mobilizzazione di una grossa massa di trigliceridi, si evince che per la eliminazione di questi ultimi si deve coinvolgere il fegato, il sistema linfatico, il rene etc… quindi bisogna attendere che l’organismo smaltisca il tutto recuperando senza fatica.

 Quante sedute sono necessarie per avere risultati apprezzabili? Mediamente per risultati apprezzabili e duraturi consigliamo 8-12 sedute ciascuna della durata massima di 30 minuti. (Se il trattamento è coadiuvato da Carbossiterapia, le sedute necessarie per un buon risultato si riducono a 4/5).

 E' possibile potenziare l'azione della cavitazione durante il trattamento? Si, si può applicare localmente un gel a base di fosfatidilcolina e carnitina, veicolato attraverso l'uso del manipolo.

 Che sensazione si prova sottoponendosi al trattamento? La cliente che si sottopone ad una seduta di cavitazione sentirà un suono dovuto alla formazione delle onde stazionarie. La persona che effettua il trattamento, invece, sentirà un inconfoindibile suono simile ad un ticchettio accelerato. Durante la seuta non si avvertirà nessun fastidio. Raramente può comparire un po' di rossore decisamente tollerabile.

 Quali sono le controindicazioni al trattamento? Il trattamento, non essendo invasivo, non ha partiocolari controindicazioni, ma noi lo sconsigliamo in presenza di : -gravidanza ed allattamento, - problemi metabolici (ipercolesterolemia, diabete ...), - patologie al fegato o ai reni o al cuore, - problemi legati alla coagulazione del sangue, - miomi, - tumori. E' necessario, pertanto, chiedere un parere medico prima dell'inizio del ciclo di trattamenti.

 Quali sono le parti del corpo dove è indicato il trattamento? Il trattamento può essere effettuato ovunque vi siano adiposità localizzate senza una vera e propria limitazione di zone, anche se ci sono parti del corpo come l'addome, le cosce, i glutei che danno risultati più evidenti. In tal senso è importante sottolineare che la cavitazione è un metodo per rimodellare il corpo e non per perdere peso, quindi è più indicata per severe forme di panniculopatie adipose localizzate e difficilmente risolvibili con la sola dieta e con l'esercizio fisico.

 Si possono associare altri tipi di trattamento? Spesso i trattamenti fatti in contemporanea sfruttano la SINERGIA!!! Associando Carbossiterapia, Mesoterapia, Fitoterapia, Drenaggio Linfatico, Integrazione Alimentare, Attività sportiva MIRATA, Alimentazione specifica danno un risultato DECISAMENTE SUPERIORE E DURATURO NEL TEMPO.

 

  • Carbossiterapia

In medicina estetica la carbossiterapia è indicata per rassodare il corpo e combattere la cellulite ma anche come  trattamento antiaging su  viso, collo e décolleté. Utilizza l’anidride carbonica medicale (gas CO2) che ha effetto vasodilatatore e di riattivazione del microcircolo. Può migliorare il flusso sanguigno e il metabolismo cutaneo, aumentando l'ossigenazione dei tessuti. Esplica un'azione snellente e anticellulite soprattutto quando la cellulite è di tipo edematoso con notevole ristagno di liquidi senza però compromissione evidente dei capillari.
 

Domande frequenti

Come si esegue la carbossiterapia? La carbossiterapia consiste nell'iniettare mediante un ago sottilissimo appena sotto la pelle il gas (CO2) fino a coprire tutte le zone interessate. L'ago che viene utilizzato è sottilissimo (30G-32G).

Come funziona? L’anidride carbonica allo stato gassoso viene iniettata sottocute con una siringa sottilissima attraverso un’apparecchiatura che ne regola la pressione e la frequenza di emissione, garantendone la massima sicurezza. Il ciclo iniziale consigliato prevede 15-20 sedute a cadenza bisettimanale.

Quali possono essere i rischi della carbossiterapia? Il trattamento è sicuro e non vi sono rischi di embolia, considerando l'atossicità del gas (prodotto normalmente dal nostro corpo ed eliminato per la maggior parte con i polmoni). Condizione necessaria è che si utilizzino bombole e anidride carbonica a uso medicale e che il trattamento sia eseguito da medici esperti.

Per quali condizioni è indicata la carbossiterapia? La carbossiterapia è particolarmente indicata in caso di: psoriasi, cellulite, lassità cutanea, ulcere, vasculopatie (venosa e arteriosa), ritenzione idrica, ringiovanimento del volto, vasculopatie dei genitali.

  • Radiofrequenza

La Radiofrequenza bipolare è un’ottimo trattamento con procedura non chirurgica che mira a risolvere pliche e rughe, rassodando profondamente i tessuti. Il calore controllato e localizzato stimola l’attività dei fibroblasti secondo il naturale processo di autoriparazione del derma; inoltre nel lungo periodo stimola anche la sintesi di neocollagene, proprio nei punti in cui l'età ha rallentato o fatto cessare il rinnovamento cellulare.

Domande frequenti

La radiofrequenza è sicura? Sì. La radiofrequenza é stata messa a punto nel corso di diversi anni di esperienza, migliorando la metodologia dei trattamenti e l’applicazione dell’energia a radiofrequenza.

 

La radiofrequenza è dolorosa? Il trattamento di radiofrequenza viene effettuato senza alcuna anestesia. Quando l’elettrodo a cupola che emette la radiofrequenza entra in contatto con la pelle, il paziente avverte un calore che può essere da leggero a intenso, a seconda della zona che viene trattata.

Che tipo di risultati si possono attendere? Si può rassodare la pelle del viso e del collo con un leggero effetto lifting non chirurgico. Questo trattamento viene spesso utilizzato nei casi di cedimento delle guance. Si può ottenere questo tipo di rassodamento anche sull’addome e sulle gambe. La maggior parte dei pazienti rileva immediatamente i risultati, anche se il rassodamento può svilupparsi gradualmente nell’arco di 2 - 4 settimane, grazie alla formazione del nuovo collagene. Può risultare necessario effettuare più di un’applicazione, a seconda dell’area da trattare.

Quanto durano i risultati ottenuti con la radiofrequenza? I risultati del trattamento persistono per 6 - 12 mesi. La pelle continuerà comunque ad invecchiare come nel passato, ma si potrà ritardare questo effetto con successivi trattamenti anti-aging.

Tempi

I benefici del trattamento con la radiofrequenza sono progressivi ed apprezzabili soprattutto dopo un certo periodo, quando cioè la produzione dei fibroblasti attivati nel corso della seduta diventa visibile. La contrattura delle fibre collagene offre un immediato effetto tensore, ma nel corso dei sei mesi successivi ai trattamenti, si vedranno man mano gli esiti principali della tecnica: i tessuti sono più tonici e la pelle acquista spessore e consistenza, perciò anche le pieghe più profonde vengono visibilmente ed efficacemente ridotte.

  • Luce Pulsata

La luce pulsata ad alta intensità (dall'inglese Intense Pulsed Light - IPL) è un'apparecchiatura elettronica comunemente utilizzata per praticare trattamenti di fotodepilazione e fotoringiovanimento. Questo tipo di tecnologia ha iniziato il suo sviluppo dalla fine degli anni '90 ed è l'evoluzione del laser, da tempo impiegato a tale scopo. Il vantaggio di questo tipo di tecnologia rispetto al laser sta nel fatto che essa consente di trattare aree più ampie, con maggiore sicurezza, versatilità e velocità di esecuzione. Le caratteristiche tecniche specifiche cambiano in base al modello e al produttore ma, sostanzialmente, la luce pulsata è costituita da un accumulatore energetico e una speciale lampada allo xeno, e di un'apposita ottica, in grado di generare un fascio di luce molto intenso che illumina la zona da trattare. L'erogazione della luce non è continua ma avviene attraverso brevissimi impulsi. Uno specifico filtro ottico, eventualmente intercambiabile, previene ogni possibile danneggiamento della pelle da parte di raggi UV.

La luce pulsata è un sistema utilizzato particolarmente in dermatologia e medicina estetica, che permette di trattare in modo efficace e poco invasivo una vasta gamma di problematiche:


Nell'utilizzo per fotoepilazione, i fotoni di luce della luce pulsata, raggiungendo gli strati più profondi del follicolo pilifero, sono assorbiti in maniera selettiva dalla melanina. Attraverso il processo di fototermolisi selettiva (assorbimento da parte della melanina del pelo) si determina la distruzione termica del follicolo, senza danno ai tessuti circostanti.
La più moderna tecnologia utilizza tale metodica anche nella terapia dell'acne, bloccando con grande efficacia il processo di alterata cheratinizzazione a carico della ghiandola sebacea responsabile di questa patologia.
Nell'utilizzo per
fotoringiovanimento, i pacchetti di luce della luce pulsata che incontrano la cute sono in grado di stimolare in maniera non invasiva i fibroblasti, inducendo la produzione di nuove fibre collagene, che vanno a migliorare il tono delle pareti vasali, determinando inoltre il riempimento delle rughe.

Nel trattamento dei
problemi di pigmentazione, il diffuso stimolo termico della luce pulsata determina la distruzione della melanina degli strati profondi dell'epidermide, favorendo un'attenuazione delle ipercromie.

Il vantaggio della tecnica luce pulsata, oltre che alla vastità dei campi di applicazione, è senz'altro legato all'esiguità degli effetti collaterali, che quasi sempre si riducono ad un arrossamento tendente a scomparire nell'arco di poche ore.
A fronte di una sempre maggiore richiesta di trattamenti medico-estetici volti ad ottenere la risoluzione di molteplici inestetismi cutanei con la minore compromissione della vita sociale, la luce pulsata, per la sua estrema maneggevolezza e rapidità di esecuzione, trova grandi possibilità di utilizzo e versatilità, permettendo di eseguire trattamenti mirati ed efficaci, in piena sicurezza, proponendosi come una valida procedura sia isolata sia associata ad altre metodiche.

Durante la seduta di luce pulsata il paziente non avverte particolari stimoli dolorosi. L'intervallo tra le sedute ed il numero di applicazioni varia in base ai singoli casi e al tipo di problematica.
La durata del trattamento dipende dall'estensione dell'area interessata e dal tipo di intervento, ma in generale si può dire che la singola seduta dura intorno ai 30-60 minuti. Nelle settimane precedenti al trattamento si deve evitare l'esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA e non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni.

Questa tecnica è senza dubbio molto efficace nel risolvere varie problematiche e non è pericolosa, ma, data la complessità delle apparecchiature IPL, è indispensabile affidarsi a operatori competenti.

Domande frequenti

Quante sedute sono necessarie? L’ideale per raggiungere degli ottimi risultati  è eseguire da dei a otto sedute.

 Quanto tempo devo aspettare tra le sedute? Generalmente da 30 a 40 giorni e dipende dalle caratteristiche del soggetto e della zona da trattare.

 Perché sono necessarie più sedute? La luce pulsata ad alta intensità agisce unicamente sui bulbi piliferi attivi, cioè nella fase di crescita (Anagen). È per questo che non è possibile ottenere un’epilazione completa in un'unica seduta in quanto occorre adattarsi al ciclo di vita del pelo, e solo una parte dei peli, variabile da zona a zona, si trova in fase Anagen.

Quali sono gli effetti collaterali della luce pulsata? Alcune persone dopo la seduta possono avere qualche prurito temporaneo, la pelle può mostrare arrossamento o qualche piccola eruzione cutanea che scompare spontaneamente. È importante seguire le istruzioni del medico.

La luce pulsata ha dei rischi? Nessuno, se svolto da personale. La FDA ha approvato l’utilizzo della luce pulsata ad alta intensità come una procedura sicura ed efficace.

Chi esegue i trattamenti? Solo personale medico qualificato.

Viene effettuato un chek up preliminare? Sempre. Nella prima visita viene effettuato dal medico un completo chek up sul fototipo, il colore e lo spessore del pelo e lo stato della pelle nella zona che si vorrà trattare.

 Quali precauzioni sono necessarie prima del trattamento? Nessuna esposizione al sole o lampade a UV da almeno tre settimane prima di iniziare il trattamento. La pelle non deve essere abbronzata. In questo lasso di tempo non si può fare la ceretta, usare pinzette o altri trattamenti di rimozione dei peli ad eccezione del rasoio.

 In quali casi non si può effettuare la luce piulsata? In caso di gravidanza, allattamento, uso di farmaci foto sensibilizzanti ed età inferiore ai 18 anni.

 Che differenza c’è tra laser e luce pulsata? Entrambe sono efficaci per la depilazione permanente, ma la luce pulsata è adatta per fototipi di pelli scure e peli biondi, oltre alla possibilità di trattare zone più ampie.

 

  • Terapia Fotodinamica

Il LED costituisce la più moderna risposta per la terapia della luce nell'industria medico-estetica, venendo a rappresentare la tecnica più moderna ed innovativa per la riparazione ed il rinnovo cellulare. BIO LIGHT consente di utilizzare quattro tipologie di luce per prendersi cura della pelle, contribuendo a ringiovanirla, migliorarne l'elasticità, lenire i gonfiori, e ad espandere i capillari. Il trattamento può essere usato sull'intero corpo o singole zone; è indolore, privo di calore, non ha effetti collaterali, è innocuo per la pelle, non necessita di periodi di recupero, né di cure particolari dopo il trattamento. Tipologie di luce emessa e indicazioni  ROSSO - Lunghezza d'onda: 640nm +/- 10nm: Stimola i citocromi dei fibroblasti per la produzione di collagene; fornisce risultati significativi per piccole rughe, ammorbidisce la ruvidità della pelle agendo sui pori, elimina il gonfiore post chirurgico; Utilizzo in estetica: invecchiamento e rilassamento cutaneo BLU - Lunghezza d'onda 470nm +/- 10nm: distrugge i batteri nel trattamento dell'acne; al tempo stesso la luce blu rilassa la pelle e calma reazioni allergiche; Utilizzo in estetica: trattamento acne e pelli sensibili GIALLO - Lunghezza d'onda 590nm +/- 10nm: stimola i sistemi linfatico e nervoso. Può rafforzare i muscoli, rafforzare le difese immunitarie, ha valenza lenitiva e di riequilibrio della pelle sensibile; Utilizzo in estetica: pelli opache, per migliorare il sistema linfatico, la circolazione, e per riequilibrare il valore del pH della pelle.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI BIO LIGHT - Tre tipi di sorgenti di luce, in modalità singola o combinata, per i diversi trattamenti; - Assenza di rischio di bruciature e di pericolo per gli occhi; - Possibilità di trattare ampie zone di tessuto e durata relativamente breve dell'applicazione; - Assenza di cure particolari post-trattamento; - Possibilità di rivolgersi ai diversi tipi di pelle, senza effetti collaterali; - Semplicità di utilizzo, senza necessità di personale specializzato; - Tecnica agevole, indolore, non invasiva e senza down-time; - Non necessita di particolari materiali di consumo; - Vasta gamma di applicazioni per Centri estetici; - Tecnologia LED di alta qualità. APPLICAZIONI - Anti-invecchiamento cutaneo, con riduzione delle rughe sottili. - Azione riduttiva sulla pigmentazione, es. spot da invecchiamento o lentiggini. - Tonificazione e rassodamento delle pelle del viso, ideale per pelli mature carenti in elasticità - Traumi della pelle - Acne oleosa

Indicazioni terapeutiche

Le indicazioni terapeutiche della fototerapia sono molteplici:

Acne: Dopo un ciclo di fototerapia per i casi di acne lieve o moderata, o terapia fotodinamica per i casi più severi, si nota una significativa diminuzione delle dimensioni delle ghiandole sebacee e, di conseguenza, della produzione di sebo con l’effetto clinico di una cute meno unta, meno lucida e con i pori meno dilatati. Si evidenzia inoltre un rallentamento della proliferazione batterica, in particolare del Propionibacterium acnes, il batterio maggiormente responsabile dell’acne volgare, con un miglioramento significativo delle lesioni acneiche.

Fotoinvecchiamento cutaneo: La PDT, stimolando la produzione di collagene ed elastina, sostanze fondamentali per un aspetto più tonico e compatto alla pelle, è utile per contrastare il fotoinvecchiamento cutaneo, in particolare per il trattamento delle rughe fini e sottili presenti nella guancia, nella zona perioculare e periorbitale. La cute del volto appare più distesa ed elastica.

Cheratosi attiniche: La terapia fotodinamica (fototerapia) è una delle terapie di prima scelta per il trattamento delle cheratosi attiniche, chiazze secche di ispessimento cutaneo che colpiscono le aree esposte alle radiazioni solari (viso, cuoio capelluto, arti). Grazie all’accumulo del fotosensibilizzante a livello della lesione con successiva produzione transitoria di forme reattive dell’ossigeno (ROS) vengono distrutte esclusivamente le cellule bersaglio. Dopo il tratamento con terapia fotodinamica le cellule colpite da cheratosi vengono sostituite da cellule sane e la pelle risulta più levigata e giovane.

  • Peeling

Peeling medico: trattamento di esfoliazione cutanea ottenuta mediante applicazione di sostanze chimiche sulla pelle. Il peeling medico produce un’esfoliazione che può essere superficiale, media o profonda a seconda della diagnosi e del problema da trattare. Con l’applicazione sulla pelle di una soluzione chimica ad alta concentrazione di sostanza esfoliante vengono rimossi in modo rapido e controllato gli strati superficiali della superficie cutanea e viene stimolata la costruzione e la ristrutturazione degli strati più profondi.

Vengono usate sostanze quali acido glicolico, acido tricloroacetico o acido salicilico ecc scelte e dosate in base alla patologia da trattare. Le principali indicazioni del peeling sono: fotoinvecchiamento, macchie cutanee (viso e mani), acne, cute seborroica con pori dilatati, piccole cicatrici da acne, rughe.

Peeling chimici ad effetto anti-aging

Peeling chimici per il trattamento delle macchie cutanee

Peeling chimici per pelli grasse, acneiche e per esiti di acne

  • Needling (natural collagen induction) – scopo

Il needling (natural collagen induction) (o natural collagen induction o dermaroller therapy) è un trattamento di bio-rimodellamento meccanico per il ringiovanimento del viso, per cicatrici da acne e per smagliature, aging e fotoaging.
Si chiama "needling (natural collagen induction)" (needle in inglese significa ago) la nuova tecnica di medicina estetica che promette grandi risultati alle signore non più giovanissime, costringendo le cellule produttrici di collagene nel viso a lavorare a un ritmo da teenager. Il needling (natural collagen induction) è una metodica di ringiovanimento dell'epidermide a metà strada tra una cura medica e una tecnica chirurgica superficiale. Il risultato è una pelle più liscia, spessa ed elastica a un prezzo contenuto e in appena 30 minuti di trattamento. Il needling (natural collagen induction) è un trattamento medico estetico di bio-rimodellamento meccanico effettuato con il dermaroller, una metodica che consente di accelerare la produzione autonoma di nuovo collagene ed elastina nel derma. Il trattamento è consigliato quale trattamento anti-aging, oppure per migliorare esiti cicatriziali (da acne, per esempio) o smagliature. Con questa innovativa tecnica, si spingono le cellule 'impigrite' dall'età a produrre le sostanze che danno elasticità e turgore alla pelle come accade normalmente quando si hanno 20 e 30 anni, ringiovanendo la pelle dall'interno.

Quando serve:

  • migliorare le cicatrici da acne
  • correggere le smagliature
  • correggere le alterazioni da crono-invecchiamento (invecchiamento naturale), intervenendo, in logica anti-aging, su pelle cadente e non tonica, lassità cutanee, raggrinzimenti, sia sul viso, che sul collo e sul decolleté
  • migliorare i danni del foto-invecchiamento (invecchiamento indotto da esposizione al sole).

Indicato per entrambi i sessi. Il trattamento è ideale per chi desidera avere un risultato duraturo nel tempo, infatti dopo il ciclo iniziale sono sufficienti 1 seduta ogni anno, anno e mezzo per il mantenimento.

Quanto dura il trattamento

Ogni seduta dura in media dai 15 ai 20 minuti in relazione alla superficie da trattare.
Serve considerare anche un tempo di preparazione di circa 1 ora.
Normalmente sono previste da 3 sedute, ad esempio per il ringiovanimento del viso, a 5 sedute per le cicatrici post-acneiche. Tra una seduta e la successiva deve trascorrere un periodo di tempo pari a 1-2 mesi. La produzione di nuovo collagene ed elastina è massima a distanza di 6-8 mesi dal trattamento. La fase di rimodellamento dei tessuti continua però per ulteriori 4-6 mesi. Gli effetti migliorativi si osservano comunque già dopo 2-3 mesi.

 Il trattamento si svolge come segue:

  • applicazione di una crema anestetica circa 1 ora prima della seduta.
  • dopo la detersione del viso viene applicato il principio attivo che si vuol far penetrare sulla sede cutanea da trattare. Il trattamento è un protocollo estremamente personalizzato: l’azione coordinata di soluzioni esfolianti, anti-infiammatori, idratanti e foto protettori consente di ottenere un’azione sinergica che contribuisce a riequilibrare le funzioni cutanee prima dell’intervento
  • si inizia il Rolling o needling con il dermaroller, un cilindro con micro-aghi di dimensioni microscopiche placcati oro, per 5-10 minuti in tutti i versi: verticale, orizzontale, diagonale
  • al termine del Rolling, si applica una maschera con acido l-ascorbico al 20% che viene lasciato in sede per circa 20-30 minuti.

Dopo il trattamento la pelle rimane arrossata e si ha un lieve edema soprattutto per le prime 6-12 ore. Successivamente è possibile applicare un camouflage.
Il giorno successivo al trattamento potrai tornare a tutti i normali rapporti sociali.
La produzione di nuovo collagene ed elastina è massima a distanza di 6-8 mesi dal trattamento. La fase di rimodellamento dei tessuti continua però per ulteriori 4-6 mesi. Gli effetti migliorativi si osservano comunque già dopo 2-3 mesi. Il trattamento è ideale se desideri avere un risultato naturale e duraturo nel tempo, infatti dopo il ciclo iniziale sono sufficienti 1 seduta ogni anno, anno e mezzo per il mantenimento.

 

La nuova frontiera del ringiovanimento: l'utilizzo del plasma arricchito in piastrine (PRP o Gel Piastrinico)

La nuova frontiera del ringiovanimento: l’utilizzo del plasma arricchito in piastrine (PRP o gel piastrinico) questa tecnica nata negli Stati Uniti, prevede l’utilizzo di fattori di crescita piastrinici (PDGF) e TGF-beta ottenuti attraverso una moderna tecnica di separazione a partire dal sangue del paziente.

 

Il PRP è utilizzato già da anni in chirurgia ortopedica, chirurgia maxillo-facciale, odontostomatologica, oculistica e nella terapia delle ulcere cutanee croniche in quanto si è dimostrato in grado di promuovere la rigenerazione dei tessuti. Recentemente la ricerca ne ha esteso l’impiego anche in medicina estetica per la biorivitalizzazione e il ringiovanimento cutaneo.

Come avviene il trattamento?

 

Si esegue un prelievo di sangue utilizzando un sistema di prelievo e separazione che permette di evitare ogni manipolazione e di agire in assoluta sterilità. Dopo centrifugazione si ottiene un siero arricchito in piastrine (PRP).

La centrifugazione serve a separare le componenti del sangue.
Il sangue non subisce modifiche o alterazioni.
Il siero ottenuto viene quindi subito reiniettato nel derma dello stesso paziente da cui è stato prelevato. La tecnica iniettiva è simile a quella della biostimolazione classica con acido ialuronico, poiché viene eseguita con un ago sottilissimo (30G) e con tecnica a microponfi. Il trattamento non richiede alcuna anestesia poiché non è doloroso, ma provoca solo un leggero fastidio assolutamente sopportabile.
La metodica non presenta alcun rischio di rigetto in quanto il siero è dello stesso paziente (sangue autologo) ne di infezioni in quanto il kit per il prelievo e la preparazione garantiscono la sterilità e l’assenza di manipolazione.

Come agisce il gel piastrinico?

 

Le piastrine attivate elaborano, immagazzinano e rilasciano vari fattori di crescita (PDGF, TGFalfa e beta, IGF I e II, EGF, VEGF), che promuovono la neoangiogenesi, cioè la comparsa di nuovi vasi, la chemiotassi cioè la migrazione dei macrofagi e dei fibroblasti e la loro proliferazione, la sintesi di collagene ed acido ialuronico. In sostanza, i fattori di crescita liberati dalle piastrine sono in grado di stimolare ed accelerare i processi di guarigione e rigenerazione dei tessuti. Ed è attraverso questo meccanismo che si ottiene una rigenerazione dell’area trattata.

A differenza da qualsiasi filler di sintesi, il PRP è prodotto a partire da componenti provenienti dal paziente stesso, a garanzia della massima biocompatibilità e naturalità del trattamento, e senza rischi di intolleranza, allergia o altra reazione immunitaria.

Quali sono gli effetti del trattamento?

 

Dopo un paio di settimane si iniziano a vedere gli effetti legati alla stimolazione da parte dei fattori di crescita della rigenerazione tissutale: la pelle diventa a poco a poco più luminosa, compatta, elastica, e si attenuano anche alcune rughette. Questo tipo di risultato a lungo termine si consoliderà e stabilizzerà ulteriormente nel corso del mese successivo. Il miglioramento determinato da ogni seduta si sommerà in modo sinergico ai risultati prodotti dalle sedute precedenti.

A che età è consigliabile iniziare il trattamento?

 

La biostimolazione con il gel piastrinico può essere indicata sia nelle pelli giovani a partire dai 28-30 anni come prevenzione, sia nelle pelli mature come trattamento dell’invecchiamento cutaneo.

Questa procedura può essere effettuata, a seconda dei casi, a livello di volto, collo, décolleté, dorso delle mani, addome, parte interna delle braccia e delle cosce.

Quando e ogni quanto ripetere il trattamento?

Le sedute andrebbero ripetute 1 volta ogni 3 mesi per 3-6 volte in totale, in base alle caratteristiche e al grado di foto- e crono-aging della pelle. Si consiglia in seguito di seguire un mantenimento con 1 seduta ogni 6 mesi.

Il viso dopo il trattamento appare segnato? Il trattamento limita la vita di relazione?

Quello che si osserva a livello delle aree trattate è del tutto sovrapponibile alle sequele della biostimolazione classica. Rispetto a quest’ultima, con il gel piastrinico si ha generalmente un edema (gonfiore) leggermente più evidente, ma che comunque si risolverà spontaneamente e completamente nell’arco di 24- 48 ore.

 

Nei giorni successivi al trattamento possono comparire nell’area trattata delle piccole ecchimosi (lividi), che scompaiono generalmente nel giro di una settimana e che comunque possono essere facilmente mascherati con il fondotinta.

Per ridurre la probabilità che compaiano le ecchimosi si consiglia di evitare l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (aspirina, nimesulide, ibuprofene, ketoprofene e similari) a partire da 7 giorni prima della seduta. E’ necessario astenersi dall’esposizione diretta al sole o a lampade UV ed evitare sauna e bagno turco nei 15 giorni successivi al trattamento. Si consiglia anche di applicare sull’area trattata una crema con fattore di protezione 50+ per 15 giorni dopo il trattamento.
Un'eventuale terapia con antinfiammatori non steroidei deve essere sospesa nella settimana precedente il trattamento, e può essere ripresa a una settimana di distanza.

La biostimolazione con PRP può essere associata ad altri trattamenti?

Certamente il suo impiego è di grande interesse soprattutto in associazione con altre metodiche di medicina estetica, come il laser resurfacing, il fotoringiovanimento , la biostimolazione con acido ialuronico ed aminoacidi, la tossina botulinica, i fillers.

E’ inoltre molto utile nel potenziare i trattamenti di ristrutturazione dermica in aree difficili come le braccia e l’interno delle cosce.

Il trattamento può essere inserito in un programma personalizzato da concordare in base alle esigenze specifiche di ogni singolo paziente.

PRP e capelli

 

Le ultime novità nella terapia della alopecia androgenetica (calvizie comune) sia maschile che femminile riguardano l’uso del gel piastrinico quale potente stimolo alla rigenerazione del cuoio capelluto.

Il siero ottenuto viene iniettato con degli aghi molto sottili nell’aera del cuoio capelluto dove è presente il diradamento.
Il trattamento è solo leggermente fastidioso può essere effettuato ambulatorialmente e dura circa 1 ora.
Il PRP, grazie ai fattori di crescita, stimola la rigenerazione del bulbo del capello stimolando le cellule staminali dotate di recettori per tali fattori. La stimolazione di queste cellule induce una biostimolazione dell’attività metabolica del follicolo, con una conseguente produzione di nuovi capelli. Si assiste ad un aumento dei capelli in fase anagen e soprattutto un miglioramento del trofismo dei capelli che diventano più forti e più spessi.
Il trattamento non impone nessuna limitazione della vita sociale che può essere ripresa subito dopo il trattamento.

 

FILI RIASSORBIBILI PDO, il "lifting invisibile"

Molti pazienti, sia donne che uomini, avvertono l'esigenza di dare più tono alla pelle del viso, ottenere un risollevamento di guance, zigomi  e sopracciglia,  rassodare la pelle del collo o ridefinire il profilo mandibolare.

Oggi tutto questo è possibile grazie ai nuovi fili di sospensione PDO, che rappresentano un'interessante evoluzione dei fili disponibili fino a poco tempo fa, che richiedevano  un mini intervento chirurgico con incisione nel cuoio capelluto per il loro inserimento.

Cosa sono i fili di sospensione PDO?

Sono fili riassorbibili, realizzati con acido polilattico (un polimero sintetico, biocompatibile, biodegradabile, inerte dal punto di vista immunologico e completamente riassorbibile dall'organismo), già presente in altri dispositivi medici di uso corrente, come i fili di sutura.

Posizionati nello strato  adiposo sottocutaneo, i fili  stimolano una maggiore produzione di collagene di tipo fibrotico,  che induce un effetto rassodante, e donano un immediato effetto lifting, dal momento che la cute viene spostata verso l'alto o verso il centro, per contrastarne il cedimento.

Come avviene l'inserimento dei fili di sospensione PDO

La procedura è mini invasiva, veloce  (dura dai 15 ai 20 minuti al massimo), si svolge in anestesia locale e non necessita di esami preliminari. L'unico dato da tenere presente è l'eventuale presenza di allergia all'acido polilattico stesso.

Dopo aver praticato un'anestesia locale nei punti di ingresso e uscita dei fili, il medico estetico procederà al loro inserimento. Ogni filo è munito di  quattro "coni", costituiti da acido glicolico, che, scorrendo sottopelle, raccolgono e riposizionano  la cute, ottenendo come risultato la tonificazione della guancia,  del bordo mandibolare, del collo, o, in alcuni casi, il risollevamento del sopracciglio.

La  procedura è assolutamente personalizzata, e viene stabilita preventivamente dal medico sulla base delle specifiche esigenze e aspettative del paziente; a seconda dei casi, in una sola seduta si possono inserire più coppie di fili, o scegliere di aggiungerli in sedute successive.

Come si svolge la convalescenza dopo l'inserimento dei fili

Il giorno successivo al trattamento è possibile riprendere le normali attività, in quanto, solitamente,  non sono presenti segni visibili né dolore. In alcuni casi può comparire un leggero gonfiore ed arrossamento, che regredisce spontaneamente.

Secondo i consigli del medico, si dovrà evitare l'uso del  trucco per uno/due giorni dall'intervento,  non svolgere attività fisica impegnativa e applicare una crema antibiotica nei punti  di ingresso e di uscita dell'ago.

 

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Il Plexr rappresenta l'ultima generazione di Strumenti per il Dermatologo, il Chirurgo Plastico ed il Medico Estetico.

 

 

APPLICAZIONI:

Blefaroplastica

Lifting del viso, del collo e del corpo

Onfalo lifting

Trattamento acne

Asportazione fibromi, nevi, verruche,
cheloidi, xantelasmi, discheratosi

Correzione di cicatrici post acneiche e non...

Trattamento delle strie distense periombelicali

 

E MOLTO ALTRO...